Sole e vitamina D?

Educazione alimentare e gestione dello stress

Torna ad educazione alimentare

Sapevate che la salute si alimenta anche del sole?

Oggi parliamo dell’importanza della vitaminaD definita “la vitamina del sole”.
Ognuno di noi produce il 90% della sua vitamina D tramite la luce solare e prende il restante 10% dal cibo.
La vitaminaD, è fondamentale per l’assorbimento del calcio, stimola il rilascio di endorfine e quindi migliora l’umore; contribuisce alla prevenzione cardiovascolare modulando la pressione arteriosa, stimola le risposte immunitarie, la produzione di melatonina e sincronizza i ritmi biologici.
Diversi studi hanno evidenziato che un elevato livello di vitamina D inibisce i messaggeri metabolici infiammatori e previene le malattie croniche.
I raggi che favoriscono la sintesi della vitaminaD, attraverso il colesterolo presente nella pelle, sono quelli UVB che irradiano la terra durante l’estate (il periodo favorevole è aprile-settembre) e sono concentrati nella fascia oraria che va dalle ore 11,00 alle ore 15,00. Bastano 10’-15′ di progressiva esposizione giornaliera in quella fascia d’orario (scoprendo almeno le braccia, il viso e le gambe) per fare un discreto carico di vitaminaD anche per il periodo invernale.
In quei minuti vanno evitate le creme solari poichè inibiscono la sintesi di vitaminaD mentre in caso di prolungata esposizione è necessario proteggersi con creme solari di qualità.
Sulla vitaminaD, l’istituto Cardiologico Monzino ha recentemente condotto uno studio nelle cui conclusioni si legge che non solo la carenza di vitaminaD è associata ad un aumentato rischio di infarto ed insufficienza cardiaca acuta, ma ne peggiora anche gli esiti e le conseguenze.

Bello Buono e Salutare

Bello Buono e Salutare

Bello Buono e Salutare

Paolo Di Muro